L’obiettivo generale del progetto COLLINE è mettere a punto, testare e valutare in condizioni reali e su monumenti in corso di restauro un protocollo di recupero di superfici degradate grazie all’uso sinergico di materiali innovativi per il restauro conservativo, di moderne ed innovative tecniche diagnostiche e di sensoristica e dell’informatizzazione di dati, aggiornati in tempo reale, per monitoraggio e gestione in remoto. I protettivi utilizzati devono permettere non solo un recupero immediato del bene, ma anche una sua duratura e permanente protezione da agenti esterni, quali umidità ed attacchi biologici.
Per ottenere questo saranno utilizzati sia materiali di origine naturale che nanomateriali.
La sperimentazione e l’applicazione di tecniche innovative integrate, finalizzate ad una “informatizzazione” degli interventi e degli esiti delle indagini che avranno interessato i diversi beni, hanno il duplice obiettivo di renderli fruibili su larga scala, bypassando quindi i limiti fisici e geografici, e gestibili e monitorabili da remoto, garantendo, in questo modo, una notevole semplificazione dei processi di manutenzione ed una conseguente minimizzazione dei costi ad essi annessi.
Nanotecnologie, gestione remota dei dati, geolocalizzazione e possibilità di fruizione in remoto sono fra le tecnologie abilitanti elencate dalla Comunità Europea e dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e saranno utilmente impiegate in questo progetto per sviluppare soluzioni e miglioramenti tecnologici attraverso esperienze di ricerca capaci di rivitalizzare il mondo del restauro dei beni culturali.
Gli obiettivi specifici del progetto riguardano il restauro di monumenti e beni architettonici in peperino, in particolare di due siti della città di Viterbo scelti come casi studio per questo progetto: la Basilica di san Francesco alla Rocca e la Fontana di San Faustino (realizzata intorno al 1250). Altri obiettivi specifici sono la dimostrazione dell’efficacia di nuovi protettivi in ambiente reale, con particolare attenzione a trattamenti a basso impatto ambientale, la dimostrazione del valore di tecniche diagnostiche innovative in situazioni reali, la prova di sistemi completi e qualificati di acquisizione dati e realtà virtuale in ambiente operativo.
Il progetto si pone lo scopo di dettare delle buone pratiche per manutenzione, consolidamento e tutela dei monumenti in peperino.
Ciò attraverso quattro punti fondamentali:
- Validazione di materiali innovativi e a basso impatto ambientale, non ancora diffusi a livello commerciale, per la conservazione ed il restauro di superfici in peperino, ed esecuzione di test di efficacia a confronto con trattamenti di uso comune nel contesto specifico, anche per quanto riguarda i metodi di applicazione.
- Utilizzo e validazione delle tecniche di diagnostica innovative, anche a confronto con alcune commerciali, che meglio possano caratterizzare materiali inizialmente presenti sulla superficie e valutare l’efficacia immediata e nel tempo dei prodotti applicati (di cui al punto 1).
- Applicazione di sensoristica innovativa miniaturizzata per il monitoraggio di parametri ambientali la cui valutazione sarà accoppiata con i risultati dei monitoraggi diagnostici permettendo un’analisi congiunta dell’efficacia in relazione alle condizioni ambientali circostanti. Si potrà, così, predire il trattamento più idoneo per una superficie in base anche all’ambiente in cui è conservata.
- Allestimento di una piattaforma Web-GIS in cui ospitare e visualizzare un modello 3D dei manufatti, i dati di rilievo acquisiti, rendere disponibili e mantenere aggiornati i dati raccolti dai sensori installati e notificare in real-time stati di alert dovuti ad anomalie rispetto ai livelli limite indicati. Si potranno, così, agevolare e supportare tutte le attività previste dalla proposta, garantendo in modo semplice e intuitivo l’accesso a tutto il materiale raccolto e prodotto durante la ricerca. Verrà, inoltre, sviluppata un’applicazione in VR (realtà virtuale), legata alla piattaforma e finalizzata ad agevolare la fruizione dei beni ad un più ampio pubblico.
Obiettivo principale è stato, quindi, la definizione di buone pratiche, che sono di fatto da ricercare nelle metodologie messe a punto per l’applicazione dei trattamenti, nei trattamenti stessi valutati e nel metodo di costruzione e di gestione della piattaforma.
Altri obiettivi specifici sono la dimostrazione dell’efficacia di nuovi protettivi in ambiente reale, con particolare attenzione a trattamenti a basso impatto ambientale, la dimostrazione del valore di tecniche diagnostiche innovative in situazioni reali, la prova di sistemi completi e qualificati di acquisizione dati e realtà virtuale in ambiente operativo.
I dettagli relativi agli obiettivi raggiunti sono riportati all'interno dei deliverable e delle relazioni tecniche prodotte a conclusione del progetto.
Tale materiale è a disposizione su richiesta al referente tecnico scientifico: Dr.ssa Valeria Spizzichino